domenica 1 novembre 2015


Si riprende…

Anche qui dopo la domenica e la festa, viene il lunedì. I Pigmei ci aspettano ogni mattina alla porta alla ricerca di un “par jour” (un lavoro a giornata).  E’ abbastanza facile trovare un’occupazione per gli uomini, un po’ più difficile per le donne. Vedremo. Per il momento siamo bloccati per mancanza assoluta di  un mezzo di trasporto.
Un amico di Bunia è disposto a metterci a disposizione un trattore. Bisogna però  rimetterlo a posto dato che è fermo da un po’ di tempo. Sarà une bella avventura anche farlo giungere qui a Nduye.  E qui il pensiero va subito alla strada. Notizie sicure, poche. Speranze tante. Qualcuno mi rimprovera il mio ottimismo (o ingenuità)  e la mia perseveranza. Non credo di aver altra scelta. Mi immagino di essere bloccato da una frana in fondo ad una miniera. Cosa mi resta da fare? Continuare a picchiare sulla parete. Non sono sicuro che i soccorsi arrivino, ma se smetto di picchiare i soccorsi non arriveranno mai.

Un barlume di speranza.

Mercoledì è giunta a Nduye la signora Rosemarie Ruf, la responsabile della Riserva di Epulu. In questa località vivevano in cattività una quindicina di Okapi, un animale  caratteristico di questa zona. Sono stati uccisi dai ribelli. Per fortuna, nella foresta ce ne sono ancora.  Il WWF ha creato attorno ad Epulu una riserva per proteggere questi animali. Questa riserva  si estende fino a Nduye.
Si era sparsa la voce  ( e continua a circolare) che le autorità della riserva erano contrarie alla riabilitazione della strada Mambasa-Nduye per impedire il bracconaggio, lo sfruttamento del legname, la circolazione della gente nella riserva. L’incontro con la signora Ruf mi ha dato l’occasione di conoscere la verità sulle sue intenzione. Si è mostrata amareggiata per queste dicerie e mi ha assicurato  che interverrà anche lei presso le autorità per perorare la nostra causa. E’ rimasta colpita, da una parte dalla bellezza del luogo, ma anche,  dall’isolamento di Nduye e dallo stato pietoso dell’ospedale. Mi ha assicurato che ritornerà, ma solo dopo…che la strada sarà rifatta.

Come pioveva…

Salutando la signora Ruf, giovedì mattina, avevo  un segreto desiderio che piovesse un po’ per dare un pizzico di avventura al  suo viaggio di ritorno e per farle assaporare  le nostre difficoltà. Purtroppo per lei, la pioggia non ha cessato un  momento. La sera mi ha inviato un messaggio: “Siamo arrivati a Epulu alle 17.  Abbiamo avuto la pioggia durante tutto il viaggio. Siamo arrivati completamente fradici. La settimana prossima incontrerò l’Amministratore…”

Ma quest’acqua ha causato anche un grosso guaio. E’ crollato il ponte sul torrente Kakò sulla strada di Maitatu…I bambini non possono più venire a scuola e la gente non può andare verso i campi. Ci resta una sola cosa da fare.  Lo ricostruiremo  più alto e più robusto in attesa di costruirne uno in cemento, durante la stagione secca, se qualcuno ci darà una mano! Sono già stato in foresta per cercare degli alberi adatti. Ne ho trovato uno per il momento. Il nome di quest’albero non è molto promettente (i Pigmei lo chiamano: “òi-òi!), ma mi assicurano che è molto resistente.

Chiusura del mese di ottobre.

Non poteva mancare  il Rosario  e la Santa Messa alla Grotta. Padre Longo ci teneva molto e noi continuiamo la tradizione. Quest’anno c’è stata una novità: i flambeaux! Immaginate la gioia dei bambini e lo stupore degli adulti. Ho detto ai bambini di andare a casa con i flambeaux. Dall’alto della collina si vedevano queste fiammelle rosse, verdi, gialle e  bianche avanzare lentamente nel buio più assoluto. Portavano un messaggio di gioia, di speranza e una certezza: la Madonna ci indica la strada anche nel buio,  e ci accompagna.
Stamattina, alle ore 8 sono partiti circa 60 pellegrini di Nduye per Mambasa…a piedi!


1 commento:

  1. Buon Compleanno Mupe!!

    oggi, 9 novembre, ne fai settantasette (le gambe delle vecchie).. ma il tuo contratto scade solo tra quarant'anni.. de devi fare ancora di strada!!

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