venerdì 10 giugno 2016

Kwa heri…fratel Renato!

27 maggio! 
Era nell’aria da un po’ di tempo. Fratel Renato taceva, minimizzava, ma quanti gli stavano attorno capivano che c’era qualcosa che non andava. Ma tutti sapevano anche che ogni giorno in più a Nduye, per lui era un regalo. La settimana prima di Pasqua ha avuto un malessere molto serio. C’era in zona il nostro padre economo generale, italiano, che proprio in quei giorni doveva ritornare in Italia. Pensavamo fosse l’occasione buona per farlo rientrare. A lui non è sembrato il caso. Non abbiamo insistito. Ma verso il venti maggio il malessere si è ripresentato. E allora anche lui, con tanta tristezza, ma nello stesso tempo con tanta serenità e dignità ha accettato di rientrare in Italia. L’ho accompagnato a Kampala e ha preso l’areo il 27 maggio sera. Ora si trova a Bolognano (Trento) per controlli, analisi, riposo. Era arrivato in Congo nel 1964. Lo lascia, probabilmente per sempre, nel 2016: cinquantadue anni d’ Africa! Mi sembra che questo dato valga più di tante parole. 
Kwa heri (arrivederci) Renato. 


31 maggio!
Mentre lui volava verso Adis Abeba, Roma, Venezia…io correvo sulle strade dell’Uganda per arrivare a Beni e a Nduye il più presto possibile. Volevo esserci per il 31 maggio. Avevamo deciso, nel consiglio parrocchiale, di dare una certa solennità alla chiusura del mese di maggio: Rosario alla grotta del crocevia, in fondo alla strada, salita in processione verso la Madonna della roccia e Santa Messa. Di proposito avevamo scelto di iniziare il rosario al cadere del sole per poter apprezzare la luce dei flambeaux che avevamo disposto alla base della roccia, attorno all’altare. Bella partecipazione, devota. Tanti bambini! Quando il padre Jean Louis ha terminato la Santa messa erano quasi le 19. Le luci multicolori dei flambeaux – ricordo e legame con Lourdes - creavano un’atmosfera di stupore, di pace, di preghiera…I ragazzi sono rientrati nello loro capanne cantando inni alla Madonna. Impressionante sentire questi canti, giù nel villaggio: sembravano uscire dal buio della notte e insinuarsi lungo i viottoli che separano le case ; e impressionante anche vedere questi flambeaux che volteggiavano nel vuoto come grandi lucciole multicolori….per poi fermarsi e sparire. Man mano che i ragazzi raggiungevano le proprie case, il numero delle luci diminuiva e il suono dei canti si faceva sempre più tenue e più lontano. Davanti alla Grotta le luci sono rimaste fino a tardi nella notte… 

Festa del Sacro Cuore, 6 giugno. 
Volevamo dare un tono di solennità a questa nostra festa. Abbiamo pensato a una tre giorni di preparazione. Ma volevamo anche coinvolgere tutto il paese. Un’idea: invitiamo per l’occasione l’Amministratore di Mambasa. Ha accettato subito. Malgrado la mia raccomandazione di venire da solo o accompagnato da un solo poliziotto, abbiamo dovuto far buon viso alla…sorpresa! Due poliziotti, due militari e il responsabile della sicurezza. Evidentemente tutti bene armati e in stato di allerta permanente! Per fortuna anche loro devono viaggiare in moto e questo limita il numero della scorta. La visita, a mio parere è stata positiva e si è svolta in un clima di fraternità, di amicizia. Si è reso conto dello stato della strada, di quanto stiamo facendo per i Pigmei: ha visitato il futuro internato, le installazioni sanitarie, le scuole; ha assistito a una bella partita di calcio. Dopo la Santa Messa, ha avuto un lungo colloquio con la gente…e con gli alunni delle scuole. Ha promesso di ritornare presto e di occuparsi del problema dei campi e del problema della scuola. E soprattutto ha promesso di impegnarsi per ottenere un finanziamento per riparare la strada. Fumo negli occhi? Io continuo a sperare. Lunedì 7 giugno è rientrato a Mambasa ed è ripartito per Bunia per incontrare il Governatore…e fare il rapporto. Mi ha assicurato che mi terrà informato. 


4 commenti:

  1. Speranza, speranza... speranza!
    Non ti manchi mai la speranza, e la certezza che le cose verranno, come sai che il sole sorge ogni mattina e accarezza la Madonna della Misericordia ogni sera.

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  2. Quanti passi in AVENTI sta segnando la Missione di NDUYE grazie alla tua generosità di costante servizio unito a quanti con te collaborano condividendo gioie e sacrifici.
    Grazie!
    L'Amore del Cuore SS. Gesù accompagni sostenga ogni tuo/vostro passo affinchè il Suo Regno viva, trionfi nella vita di tutti. La Vergine Maria "Stella Mattutine" sia il vostro amabie conforto.

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  3. Grazie Emanuele e Lilia ( o Lidia). Il vostro commento mi incoraggia a continuare e quanto dite mi aiuta a farlo con speranza e gioia. Bella l'immagine di Emanuele...il sole che accarezza questa roccia ogni sera e lo fa sempre con gesti e colori nuovi.
    Un po' come l'Amore del Padre ed di Maria: " il Suo amore è per sempre; eterna è la sua misericordia ""tutte le generazioni mi chiameranno beata" perché ogni volta che passiamo davanti a lei risentiamo quelle parole: "Ecco tua madre".
    Sono a Kinshasa, "ancora ?!" . dirà qualcuno - per incontrare i pachidermi (Ministro dell'insegnamento...e altri) e cercare di sbloccare certe situazioni stagnanti e riprendere dossier polverosi.
    Grazie a tutte e a tutti coloro che vorranno aiutarci a mantenere la speranza e soprattutto a farla nascere.
    (segue)


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  4. Caro Padre Silvano,
    è il secondo messaggio che scrivo il primo non sono riuscita ad inviarlo, magari poi scopro fra un pò che ne ho inviati due.
    Ti avevo scritto personalmente una e mail sulla tua casella di posta, ma credo che non ti sia arrivata, perchè non ho ricevuto nessuna risposta.Ti scrivo la mia vittoriasalati@alice.it
    se mi mandi tu un messaggio, rimarrà memorizzata e potro riscriverti.
    Con gioia vedo che comunque qualche progresso vi riesce anche se fra tante difficoltà , problemi e le promesse dei politici, che non ottemperano mai, tutto il mondo è così, pare una malattia contagiosa e senza speranza di cura.
    Buon lavoro a tutti e la Benedizione di Maria e Gesù vi accompagnino sempre.
    Un abbraccio affettuoso con profonda stima
    Vittoria e Vanni

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